L'ansia è una risposta fisiologica del corpo di fronte a situazioni percepite come minacciose o incerte. Sebbene spesso sia considerata negativamente, in realtà l'ansia ha una funzione anticipatoria importante. Essa ci prepara a fronteggiare potenziali pericoli, stimolandoci a prendere misure preventive e a migliorare le nostre capacità di problem solving.
Quando ci troviamo di fronte a eventi futuri, l'ansia può agire come un campanello d'allarme, segnalando la necessità di prepararci. Questo è particolarmente evidente in situazioni che richiedono una pianificazione accurata, come esami, presentazioni o cambiamenti significativi nella vita personale o professionale. In questi casi, l'ansia ci spinge a studiare, praticare e organizzare, aumentando le nostre probabilità di successo.
Ma quando l’ansia passa dall’essere una risposta anticipatoria fisiologica e normale a una risposta persistente e disfunzionale possiamo avere sintomi come l'inquietudine e la preoccupazione costante oppure mal di testa, tensione muscolare, disturbi digestivi, difficoltà a dormire e affaticamento. Alcune persone sviluppano rituali o abitudini ripetitive come risposta all'ansia, nel tentativo di controllare l'incertezza. L'ansia eccessiva può influenzare la concentrazione, la memoria e la capacità decisionale, rendendo più difficile affrontare le sfide quotidiane.
Le strategie per modulare l'ansia sono legate al nostro diventare più coscienti del nostro corpo oltre che delle nostre rappresentazioni mentali.
Vi propongo due elementi sui quali riflettere, il primo è di prestare attenzione a quali sono le rappresentazioni mentali, le immagini che vengono in mente prima che l’ansia insorga. Ricordiamoci che l’ansia è una risposta anticipatoria, non è la causa del problema, quindi a cosa state rispondendo? Se prima di un esame mi focalizzo su rappresentazioni catastrofiche come ad esempio, “non mi ricorderò nulla”, “mi chiederà sicuramente quella cosa che non so” o altre cose simili, il mio sistema si allerterà moltissimo perché quelle immagini mentali sono vissute come molto pericolose, ecco allora che imparare a riconoscere cosa è più utile usare come rappresentazione mentale è sicuramente un’ottima tecnica per imparare a gestire l’ansia, e per fare questo l’aiuto di un terapeuta o di un coach è molto utile.
L’altra tecnica fondamentale è la respirazione, imparare a respirare in modo lento, profondo e diaframmatico permette, andando ad agire meccanicamente sul nervo vago, di modulare il sistema parasimpatico e abbassare l’ansia. Respirare in modo lento, profondo e diaframmatico per 5 minuti più volte al giorno, o comunque prima di dover affrontare qualche impegno importante, è il modo migliore di modulare l’ansia.
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