La relazione tra postura del corpo, ovvero la posizione in cui teniamo il nostro corpo, e le emozioni è un argomento di ricerca ben studiato in psicologia e neuroscienze, molte ricerche condotte con tecniche di neuroimaging, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno dimostrato che la postura del corpo può influenzare l'attività cerebrale con un impatto significativo sulle nostre emozioni e sul nostro stato d'animo. Questa relazione tra postura ed emozioni è un aspetto interessante della psicologia e può essere spiegata in modo abbastanza semplice.
Immagina di essere in piedi con la schiena dritta, le spalle aperte e la testa alta. Questa è spesso chiamata una "postura di fiducia" o una "postura aperta". Quando assumiamo questa postura, il nostro corpo invia segnali al nostro cervello che ci fa sentire più sicuri, fiduciosi e positivi perché cominciamo a produrre ormoni legati al benessere come dopamina, endorfine ecc. In altre parole, la postura eretta può aumentare il nostro senso di fiducia in noi stessi e migliorare il nostro umore.
Al contrario, se teniamo la testa bassa e le spalle curve e l’espressione del viso “triste” per più minuti o addirittura per ore o giorni, la nostra postura comunica al cervello una sensazione di sconfitta o debolezza con la correlata produzione ormonale. Questo può farci sentire tristi, ansiosi o insicuri. Quindi, una postura chiusa può influenzare negativamente il nostro stato d'animo.
È interessante notare che questa relazione tra postura ed emozioni funziona anche in senso inverso ci sono moltissimi importanti studi scientifici che dimostrano come le emozioni possono influenzare la nostra postura e viceversa.
A questo proposito sono interessanti, solo per citarne alcuni, gli studi di Amy Cuddy e il suo concetto di "power posing": Amy Cuddy, psicologa sociale, famosa per la sua ricerca sulle "power poses" (pose di potere). La sua ricerca suggerisce che adottare posture aperte e potenti può aumentare temporaneamente la fiducia e ridurre il livello di cortisolo, un ormone legato allo stress. Il suo lavoro è stato presentato in una delle conferenze TED più popolari: "Your body language may shape who you are" [Il linguaggio del tuo corpo potrebbe dare forma a chi sei].
Ci sono inoltre gli studi sull'espressione facciale e l'emozione di Paul Ekman, uno dei pionieri nello studio delle espressioni facciali e delle emozioni. Le sue ricerche hanno dimostrato che le espressioni facciali non solo riflettono le emozioni, ma possono anche influenzare il nostro stato emotivo. Questo concetto è noto come la "teoria delle espressioni facciali".
Il libro di Erik Peper e Katherine Hughes Gibney: Nel libro "Cure Yourself with Posture" [Guarisci te stesso con la postura], gli autori esplorano il legame tra postura e benessere emotivo attraverso una serie di studi di casi.
Mentre Bessel Van Der Kolk nel suo libro “Il corpo accusa il colpo”, fa una disamina interessantissima di come mente, corpo e cervello interagiscono nell’elaborazione o nella fissazione delle memorie traumatiche in particolar modo in chi soffre di DPTS disturbo post traumatico da stress.
In sintesi, la postura del corpo e le emozioni sono strettamente legate. Assumere una postura aperta e eretta può migliorare il nostro umore e la nostra fiducia, mentre una postura chiusa può avere l'effetto opposto. Quindi, la prossima volta che ti senti giù, prova a migliorare la tua postura e potresti scoprire che migliora anche il tuo stato d'animo.
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